La pretesa in giudizio
Non sempre i chiamati all’eredità riescono a trovare un accordo e ciò accade in svariati frangenti:
- nel caso il defunto, quando era ancora in vita, abbia favorito qualcuno con donazioni, ledendo i diritti di un legittimario
- nel caso il defunto, tramite disposizioni testamentarie, abbia favorito qualcuno oltre la quota disponibile, ledendo i diritti di un legittimario o preteremettendolo del tutto
- nel caso il testamento risulti falso, contraffatto, nullo o annullabile
- nel caso gli eredi non riescano ad accordarsi per la divisione dei beni ereditari caduti in comunione
Per tali ipotesi, l’avv. Roberta Isernia si presta ad aiutare il Cliente ad individuare l’azione adatta allo scopo (impugnazione del testamento, riduzione delle disposizioni testamentarie o delle donazioni, divisione ereditaria) e la strategia per ottenere il miglior risultato nel minor tempo possibile.
Lo Studio assiste il cliente a tutto tondo sia nella fase obbligatoria di mediazione che in quella successiva giudiziale.
L’avv. Isernia è iscritta all’albo dei difensori abilitati al patrocinio a spese dello Stato.
Lo Studio si avvale di fidati collaboratori esterni qualora serva far stimare cespiti ereditari (immobili, mobili registrati, gioielli, opere d’arte).